Thunderbolts n. 110-121

 


Thunderbolts n. 110-121
Testi: Warren Ellis
Disegni: Mike Deodato
Marvel, 2007-2008

Civil War - The Initiative
Testi: Warren Ellis
Disegni: Marc Silvestri
Marvel, 2007

Fra il 2007 e il 2008 Warren Ellis scrisse per dodici numeri la serie Thunderbolts, rinnovata in seguito alle vicende raccontate nella saga Civil War che a quel tempo aveva rivoluzionato l'Universo Marvel. Oltre ai dodici albi della serie mensile, disegnati dal brasiliano Mike Deodato, lo sceneggiatore britannico scrisse un prologo, con Marc Silvestri alle matite, che apparve sullo speciale Civil War - The Initiative.
Il fumetto di Ellis e Deodato si innesta sugli avvenimenti raccontati da Bendis e McNiven in Civil War, una storia nella quale i supereroi della Marvel si erano divisi in due fazioni e avevano combattuto una sorta di guerra civile. Il motivo del contendere era un'eventuale legge che obbligasse i supereroi a svelare la loro identità segreta e a combattere il crimine agli ordini del governo degli Stati Uniti. Iron Man era favorevole alla promulgazione di una legge del genere, mentre Capitan America era il leader dei supereroi che si opponevano. Aveva avuto la meglio la fazione di Iron Man, e i supereroi non registrati erano stati messi fuorilegge.
Sono queste le premesse di Thunderbolts, un gruppo che nella versione di Ellis e Deodato diventa una squadra di superpoliziotti al servizio del governo. La particolarità di questi Thunderbolts è che si tratta di supercriminali interessati a lavorare per il governo solamente per il loro tornaconto, comandati addirittura da uno dei più classici e pericolosi avversari dell'Uomo Ragno, Norman Osborn, alis il Goblin.
Warren Ellis non delude le aspettative, e del resto una serie del genere ha caratteristiche tali da rientrare pienamente nelle sue corde. Si trova talmente a suo agio che sembra procedere con il pilota automatico. Le tavole di Deodato, realistiche e tendenti al nero, si sposano perfettamente con le sceneggiature di Ennis, piene di personaggi psicopatici, masochisti, doppiogiochisti e anche cannibali, nel caso del mostruoso Venom.
L'unica pecca della serie è che Ellis ha scritto solo dodici numeri, cedendo poi il testimone a un altro autore. Quei dodici numeri contengono appena due archi narrativi al termine dei quali non c'è una vera conclusione, lasciata ad altri scrittori. Non che Ellis avesse bisogno della serie dei Thunderbolts per dimostrare il suo valore, anziché limitarsi a un lungo e corposo divertissement, quindi si può accettare questo suo fumetto per come è, senza rimpianti.

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