Final Cut
Final Cut
Charles Burns
Pantheon Books, 2024 [2019-2023]
Benché realizzato da un autore americano, Final Cut di Charles Burns è stato pubblicato in prima battuta in Francia da Éditions Cornélius,
che fra il 2019 e il 2023 lo ha dato alle stampe in tre volumi
intitolandolo Dédales. Il fumetto è uscito in lingua inglese nel 2024
grazie a Pantheon Books, editore newyorkese che ha in catalogo vari
altri titoli di Burns, fra cui l'edizione in volume di Black Hole e la
trilogia iniziata nel 2010 con X'ed Out.
I
protagonisti di Final Cut sono due adolescenti di nome Brian e Laurie,
impegnati a girare un cortometraggio amatoriale con un gruppo di amici.
Brian è un artista visivo con una predilezione per i disegni surreali e
una passione sfrenata per il cinema in bianco e nero di serie b. Laurie è
un'adolescente come tante che viene coinvolta in qualità di attrice da
Brian e dal suo amico Jimmy nel loro progetto cinematografico.
Attorno
a questo soggetto di base, Burns ha costruito un'opera dalle molte
sfaccettature. Final Cut è innanzitutto un fumetto sull'adolescenza e
sulla crescita, nel quale i personaggi dell'opera vanno incontro alle
esperienze più varie - affettive, relazionali, sessuali, culturali - che
vengono vissute con l'intensità estrema tipica di quell'età. L'autore
riesce a catturare e trasmettere con le sue tavole disagio, turbamenti e
inquietudine che sono cari alla sua poetica e che sfociano in
trasfigurazioni surreali.
Final Cut è anche un
fumetto sull'arte: sul farla e sul rapportarsi a essa. Il protagonista,
come detto, è un artista che realizza in continuazione disegni surreali,
e in alcuni casi dei ritratti realistici, oltre a sceneggiare e
dirigere un cortometraggio amatoriale. I suoi disegni, mostrati molte
volte nel corso del fumetto, oscillano fra la visione di se stesso come
alieno rispetto ai suoi amici (e infatti si raffigura come un gigantesco
cervello extraterrestre ed esprime sulla carta delle pulsioni sessuali
che vive come strane e irreali, perché mai messe in pratica) e il
desiderio di instaurare con Laurie una relazione solida e concreta
(quando prova questo stato d'animo le fa dei ritratti realistici).
Quanto
al rapportarsi all'arte (in senso lato: mi riferisco alla
cinematografia di genere fantascientifico e orrorifico degli anni
Cinquanta) da parte di Burns, in Final Cut dei veri film di genere in
bianco e nero - in particolare "L'invasione degli ultracorpi" del 1956 -
sono decontestualizzati e utilizzati dall'autore in chiave psicologica
per raffigurare l'inquietudine dei suoi personaggi.
Charles
Burns ha affrontato queste tematiche con uno stile - tanto di scrittura
quanto visivo - estremamente asciutto, ordinato e pulito, e ha scelto
in questo fumetto di ancorare il sostrato di inquietune e surrealismo a
personaggi e vicende dai contorni realistici, ottenendo un grande
risultato finale che rende Final Cut un'opera di alto livello.
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