Athos in America

 


Jason
Athos in America
Fantagraphics, 2011

Con "Athos in America", pubblicato negli USA da Fantagraphics nel 2011, il fumettista norvegese Jason propone sei storie brevi degne di nota, accomunate dal suo tratto minimalista e da una vena di malinconia e rassegnazione.
"The Smiling Horse" e "So Long, Mary Anne" sono forse le due storie più simili, essendo entrambe dei fumetti dalle tinte noir che si sviluppano senza tocchi di surrealismo o commistioni con altri generi letterari.
Altre due storie che possono essere accomunate sono "The Brain That Wouldn't Virginia Woolf" e "Athos in America", caratterizzate dalla derivazione da due classici della letteratura, Frankenstein di Mary Shelley la prima e I tre moschettieri di Alexandre Dumas la secoda. Non si tratta affatto di adattamenti, quanto piuttosto di fumetti creati ex novo dall'autore servendosi di elementi presi dai due romanzi. Nel caso di "The Brain That Wouldn't Virginia Woolf", lo scienziato è alla ricerca di un corpo femminile che possa essere attaccato alla testa della sua defunta moglie, il cui cervello è rimasto in vita artificialmente. Quanto a "Athos in America", dal romanzo di Dumas viene prelevato il moschettiere Athos e collocato nella New York degli anni Venti del Novacento. Il fumetto è giocato sul fatto che il moschettiere è un pesce fuor d'acqua in un'epoca troppo differente rispetto alla Francia del Seicento.
"A Cat from Heaven" è una specie di fumetto autobiografico. Dico "una specie" perché il protagonista è effettivamente Jason (e immagino che metta molto di se stesso nel personaggio), tuttavia non vengono raccontate vicende realmente accadute. Invece il fumettista/protagonista, nel corso della storia, dà sfogo a qualche frustrazione, immaginando scenari in cui può comportarsi "a briglie sciolte" dando libero sfogo al rancore e alla cattiveria senza preoccuparsi del giudizio sociale.
Resta da menzionare "Tom Waits on the Moon", in cui ha un ruolo importante il modo in cui è costruito il soggetto (alcuni personaggi a cui sono dedicate delle sequenze slegate le une dalle altre si ritrovano ad agire in modo combinato nell'ultima tavola).
Nel complesso è un buon libro a fumetti che può fare felice chi conosce già Jason oppure abbastanza rappresentativo da farlo scoprire a chi non ha mai letto niente di suo.

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