Spider-Man - Black Suit & Blood n. 1


 

Spider-Man - Black Suit & Blood n. 1

Marvel, 2024
Miniserie antologica. Il primo numero contiene quattro fumetti brevi.

Losing Face
Sceneggiatura: J.M. DeMatteis
Disegni: Elena Casagrande
DeMatteis riprende in mano Joe Face, un suo personaggio minore creato assieme al disegnatore Kerry Gammill nel 1982. Dopo averlo utilizzato solo in un paio di numeri di Marvel Team-Up, DeMatteis lo aveva lasciato cadere nel dimenticatoio, per poi ripescarlo cinque anni più tardi nel primo capitolo dell'Ultima caccia di Kraven. In questa storia Spider-Man si presenta alla veglia funebre di Joe Face e dona ai suoi amici del denaro affinché possano organizzare un funerale e una sepoltura decenti. Al tempo non erano state date spiegazioni su come era morto Joe Face, su chi fosse e sul perché il supereroe si fosse interessato così tanto al suo funerale. DeMatteis ritorna su questa sequenza un po' misteriosa dell'Ultima caccia di Kraven, e su Spider-Man - Black Suit & Blood dà tutte le spiegazioni, in un fumetto breve che di fatto può essere visto come una specie di glossa alla sua celebre opera degli anni Ottanta.
In "Losing Face" Joe Face è il vero protagonista di una storia intima in cui viene fatta luce sulle sue disavventure e sul suo passato sfortunato, con coprotagonista uno Spider-Man che non può immaginare i traumi e le violenze che di lì a poco subirà a causa del suo scontro finale con Kraven.

Inside the House
Sceneggiatura: Alyssa Wong
Disegni: Fran Galán
La protagonista del fumetto è Mary Jane, che dopo la conclusione delle Guerre segrete - durante le quali svariati supereroi e supercriminali della Marvel, Spider-Man compreso, erano stati catapultati dal misterioso Arcano su un pianeta all'altro capo della galassia per combattere una guerra senza esclusione di colpi - aveva potuto riabbracciare il suo Peter Parker tornato a casa con uno strano costume nero e bianco. All'epoca nessuno dei due sapeva che il costume era vivo, e senza rendersene conto Mary Jane si era ritrovata in casa un essere alieno che poco alla volta si stava legando fisicamente e mentalmente a suo marito.
In questo fumetto Alyssa Wong immagina che un alieno, per quanto silenzioso e strisciante, potesse in qualche modo essere percepito dalla padrona di casa. Mary Jane, infatti, per tutto il fumetto ha la sensazione che in casa sua ci sia una presenza non ben identificata, non riuscendo però a capire di cosa si tratti.
In questa storia la scrittrice ha fatto emergere un aspetto interessante e originale che si incastra perfettamente con i fumetti degli anni Ottanta.

Dysmorphia
Sceneggiatura e disegni: Dustin Nguyen
Breve storia di cinque tavole in cui Peter Parker cerca di scappare dal costume alieno, che nell'ultima pagina lo raggiunge e si lega a lui. La fuga di Peter Parker sui tetti di New York è più simbolica e psicologica che reale. La semplicità narrativa non è affatto una pecca, grazie anche al piccolo simbolismo, perché si poggia su una grande prova grafica dell'autore.

Fade to Black
Sceneggiatura: J. Michael Straczynski
Disegni: Sumit Kumar
Anche in questo caso - come in "Inside the House" - il fumetto è fondato su un'ottima intuizione narrativa. In un dialogo fra Peter Parker e il costume alieno, questi sostiene che al tempo della loro convivenza Peter Parker era diventato più violento perché era lui stesso a volerlo, e attribuiva questo cambiamento al costume alieno perché si rifiutava di ammetterlo. Nel fumetto viene sviluppato in modo interessante questo tema.

Copertina di Leinil Francis Yu

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