The Mask Omnibus vol. 1
The Mask Omnibus vol. 1
Testi: John Arcudi
Disegni: Doug Mahnke
Dark Horse Comics, 2019 (1989-1995)
Nota soprattutto grazie a un film di successo del 1994 interpretato da Jim Carrey, The Mask è una creazione intellettuale nata in ambito fumettistico. Creato nel 1982 da Mike Richardson, futuro fondatore della casa editrice Dark Horse, The Mask apparve per la prima volta sotto forma di illustrazione sulla fanzine APA-5 nel 1985. Successivamente Richardson ingaggiò degli autori di fumetti affinché sviluppassero il suo personaggio. Una prima versione, intitolata Masque con Mark Badger come autore completo, uscì sulla rivista Dark Horse Presents a partire dal n. 14 (1988). Successivamente Richardson decise di interrompere la serializzazione di questa versione del personaggio, e affidò a Chris Warner il compito di realizzare una nuova creazione grafica. Il risultato del lavoro di Warner è il personaggio con la faccia verde e i dentoni che successivamente è diventato famoso grazie al film del 1994 interpretato da Jim Carrey.
La realizzazione dei fumetti di questo personaggio fu affidata allo sceneggiatore John Arcudi e al disegnatore Doug Mahnke. E' proprio buona parte dei loro fumetti che è stata raccolta in The Mask Omnibus vol. 1. Il libro contiene la prima storia di The Mask, uscita in quattro brevi puntate sulla rivista Mayhem nel 1989, la miniserie di cinque numeri The Mask del 1991 (che era stata preceduta da un n. 0 con la ristampa della storia apparsa su Mayhem), la miniserie di quattro numeri The Mask Returns del 1992-1993 e la miniserie The Mask Strikes Back del 1995.
Dal punto di vista del soggetto, le quattro storie sono collegate grazie a personaggi ricorrenti e a una trama di massima che si sviluppa nel lungo periodo. Le singole storie hanno però anche delle sottotrame che le rendono in una certa misura autonome le une rispetto alle altre.
Una caratteristica piuttosto distintiva che fa da collante fra le quattro storie è l'idea che il personaggio verde con la maschera non sia sempre lo stesso, e possa anzi essere chiunque. La maschera è infatti un manufatto che può trasformare qualunque essere vivente nel mostro verde, e in ognuna delle quattro storie viene mostrato cosa succede quando i superpoteri della maschera vengono attribuiti a persone con ambizioni e caratteri diversi.
La principale fonte di ispirazione del fumetto sono i cartoni animati dei Looney Tunes (Bugs Bunny, Duffy Duck, Willy il Coyote e Beep Beep, eccetera), nei quali i vari personaggi subivano qualsiasi tipo di danno fisico per poi risollevarsi come se niente fosse, e tiravano fuori dal nulla gli oggetti più disparati (soprattutto contundenti). Allo stesso modo The Mask, vero e proprio antieroe da cartone animato, prende mazzate in testa che lo deformano momentaneamente ed estrae pistole giganti dalle tasche. A differenza dei Looney Tunes, le sue avventure sono ambientate in un mondo reale, dove chi non indossa la maschera si ferisce e muore.
Dal punto di vista grafico si può apprezzare come Doug Mahnke, all'inizio della carriera, fosse già un disegnatore di buon livello, che però era alla ricerca del suo tratto. Nelle prime storie aveva una vena underground (per come poteva essere concepito l'underground alla fine degli anni Ottanta, non nell'epoca d'oro di Crumb), e in seguito mi sembra che la sua influenza più grande sia stata quella di Richard Corben (sebbene nell'ultima miniserie abbia provato in qualche modo a discostarsene per provare qualcosa in sintonia con lo spirito grafico in voga a metà degli anni Novanta).
I fumetti di Arcudi e Mahnke si intrecciano inevitabilmente con il film del 1994. La pellicola è basata parzialmente sulla storia pubblicata a puntate su Mayhem, e il personaggio che appare nel film è ricavato in modo nitido dal The Mask del fumetto. E' possibile che l'ultima miniserie, pubblicata un anno dopo l'uscita del film, sia stata un po' privata della violenza delle storie iniziali proprio per adattarsi al tono della pellicola. Un'altra ipotesi, secondo me più convincente, è che gli autori avessero provato a fare indossare la maschera a personaggi che avevano uno spettro di aspirazioni diverse dalla vendetta e di sentimenti diversi dal rancore, per ampliare lo spettro di possibilità offerte da una maschera che permette, con un prezzo, di diventare onnipotenti.
A mio parere l'unica piccola pecca di questa raccolta è che la storia uscita su Mayhem è stata unita alla prima miniserie. Da una pagina all'altra si passa dall'ultima pagina della storia di Mayhem alla prima pagina della miniserie. Se è vero che la trama prosegue da una storia all'altra, è altrettanto vero che si avverte uno stacco inspiegabile (per chi non sa che i due fumetti furono pubblicati originariamente a due anni di distanza) tanto narrativo quanto grafico.
Concludo dicendo che i fumetti di The Mask di Arcudi e Mahnke non si limitano alle storie pubblicate in questo volume. Esistono anche la miniserie Walter - Campaign of Terror, la miniserie Lobo/Mask (con Alan Grant come co-sceneggiatore) e il fumetto breve "Night of the Return of the Living Ipkiss... Kinda". Quest'ultimo è stato inserito inspiegabilmente nel secondo Omnibus anziché in coda al primo.
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