Megahex

 


Megahex
Testi e disegni: Simon Hanselmann
Fantagraphics, 2014

Megahex di Simon Hanselmann - un'ampia raccolta di fumetti brevi con protagonisti tre sballoni sociopatici - rientra in quel filone di opere che hanno come protagonisti degli individui drogati e deviati, a cui appartengono per esempio tanti fumetti di Andrea Pazienza e il Trainspotting di Danny Boyle.
Non so se Hanselmann ha riversato nel fumetto esperienze personali o se la sua opera è il frutto di studio e osservazione. Pur in assenza di questa informazione si può riuscire benissimo a ragionare su Megahex.
Si può iniziare dall'aspetto dei personaggi, un elemento non di poco conto in Megahex. Tutti i componenti della compagnia di sballoni protagonista del fumetto (la strega Megg, il gatto nero antropomorfo Mogg e il gufo Owl sono i personaggi fissi, ma ogni tanto compaiono anche il lupo mannaro WereWolf Jones e altri) sono animali antropomorfi oppure streghe e maghi, mentre i personaggi normali (cioè non sballoni) hanno fattezze umane. Si tratta di una rappresentazione simbolica che ha lo scopo di sottolineare una differenza fra drogati e normali che nel mondo reale non è fisica ma mentale, fatta cioè di modi radicalmente diversi di vivere interiormente e socialmente e di comportarsi.
Dal punto di vista grafico il fumetto ha l'aspetto esteriore di un'opera per bambini, non solo per quanto riguarda la caratterizzazione di molti personaggi come animali antropomorfi o simili (va notato che Megg e Mogg derivano dai protagonisti della serie di libri per bambini Meg and Mog iniziata negli anni Settanta da Helen Nicoll e Jan Pieńkowski). La parentela con i libri per bambini si ferma tuttavia solo all'aspetto esteriore.
Megahex parla infatti di soggetti che non hanno alcuno scopo nella vita se non quello di drogarsi e che sono allo sbando anche per quanto riguarda la capacità di instaurare legami interpersonali. Megg, Mogg, Owl e gli altri animali antropomorfi fanno parte di una compagnia unita dallo stile di vita: il consumo di droga in primis, ma anche la violenza, l'assenza di moralità, l'incapacità di provare empatia.
Nell'ambito di questa compagnia si è instaurato un legame fra Mogg e Megg fatto di nichilismo, cattiveria e sopraffazione nei confronti di Owl. Il rapporto fra i tre è il cuore dell'opera, un filo conduttore che unisce i tanti brevi episodi di cui è composto Megahex. Da un lato Owl è disposto a subire qualsiasi tipo di sopraffazione fisica e mentale pur di mantenere il rapporto di amicizia con Megg e Mogg, e dall'altro lato Megg oscilla fra il buttare via se stessa e le relazioni con le persone che le stanno accanto e il provare rimorso per il suo comportamento. Vorrebbe Owl e in fondo lo considera importante, però è una stupida drogata e si diverte a umiliarlo e torturarlo. Le dinamiche di amicizia fra i tre personaggi (e in particolare fra Megg e Owl) costituiscono l'ossatura di Megahex, un terreno nel quale l'autore si muove per interrogarsi sull'amicizia e sulle relazioni interpersonali in un ambiente malsano e per indagare sull'interiorità dei suoi personaggi.
Un altro aspetto importante di Megahex è il rapporto fra gli sballoni e le persone normali. E' Owl che fa da tramite fra il mondo degli sballoni e il mondo normale, perché è l'unico fra i disadattati che si rende conto di quanto faccia schifo la sua vita e che si chiede come potrebbe fare per migliorarla. Dai frammenti di vita normale che emergono qua e là nel corso del fumetto, sembra che la normalità non sia un miglioramento e contenga anch'essa una buona dose di miserie. O forse è Owl che non è adatto alla normalità...

Comments