André Juillard - Il quaderno blu
Il quaderno blu
André Juillard
Acme Comics, 2019 (1993-1998)
Il libro "Il quaderno blu" contiene due fumetti scritti e disegnati da André Juillard, "Il quaderno blu", che dà il titolo alla raccolta, e "Dopo la pioggia", usciti originariamente in Francia rispettivamente fra il 1993 e il 1997 e nel 1998. Il volume della Acme Comics è l'edizione italiana di un libro pubblicato da Casterman che contiene anche un apparato critico di Thierry Bellefroid.
Pur avendo dei labili collegamenti, non si può dire che le due storie siano una il seguito dell'altra. E' vero che in "Dopo la pioggia" riappaiono i personaggi de "Il quaderno blu", ma i loro ruoli sono del tutto marginali e secondari. C'è poca continuità anche per quanto riguarda il tipo di fumetto, visto che "Il quaderno blu" è principalmente una storia d'amore dove molto peso è riservato all'introspezione e ai rapporti fra i personaggi, mentre in "Dopo la pioggia" emergono con più decisione l'avventura e l'azione.
Tuttavia la scelta di comprendere le due storie in uno stesso libro è giusta per due motivi. Innanzitutto in "Dopo la pioggia" viene rivelato come si è evoluto il rapporto fra due personaggi che era al centro della storia precedente, e in secondo luogo i due fumetti sono le uniche due storie realizzate integralmente da Juillard, che a parte queste due eccezioni è sempre stato il disegnatore di fumetti sceneggiati da altri.
I due fumetti non presentano alcuna sorpresa per quanto riguarda il Juillard disegnatore. Era uno dei grandi disegnatori del fumetto francese, e queste due opere sono lì a dimostrarlo, con la qualità e la sicurezza della linea chiara che contraddistingue tutta la sua produzione.
Quanto al Juillard sceneggiatore, considerando che "Il quaderno blu" è l'opera prima di un autore che nei vent'anni di carriera precedenti si era sempre appoggiato sulla scrittura altrui, non ci si può che sorprendere davanti a un fumetto costruito con tale maestria.
Per quanto riguarda l'aspetto narrativo del fumetto, spicca in particolare il soggetto, sviluppato in tre parti incentrate ciascuna su uno dei personaggi principali. In ognuna delle tre parti in cui è suddiviso "Il quaderno blu" vengono mostrati gli avvenimenti da un punto di vista diverso. Nella seconda e nella terza parte della storia vengono aggiunti dei particolari che modificano in modo sottile e sorprendente quella che era stata la narrazione dei fatti proposta in precedenza.
Va anche detto che la sceneggiatura, in entrambi i fumetti, ben si sposa con il tratto dell'autore: asciutta, ben calibrata, perfettamente studiata in ogni sfumatura, e dotata di una complessità celata sotto un'apparenza di essenzialità.
Probabilmente non era l'obiettivo dell'autore, ma "Il quaderno blu" può essere visto anche come un giallo totalmente sui generis: privo di soluzione, e con l'omicidio collocato nelle fasi finali della storia. Ma non so se era intenzione dell'autore relazionarsi con la letteratura gialla e realizzare un'opera inquadrabile come un giallo atipico. Certo è che il successivo "Dopo la pioggia" presenta qualche caratteristica da giallo, quindi questo terreno non era così estraneo all'autore.
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