Gianluca Morozzi - A Bologna con Andrea Pazienza

 


A Bologna con Andrea Pazienza
Gianluca Morozzi
Giulio Perrone Editore, 2024

Nella collana Passaggi di dogana di Giulio Perrone Editore sono ospitate delle guide turistiche atipiche nelle quali città di tutto il mondo sono presentate attraverso lo sguardo di musicisti, artisti, scrittori e altri personaggi che le hanno immortalate nelle loro opere. Ci sono titoli come "A Liverpool con i Beatles", "A San Pietroburgo con Dostoevskij", "A Seattle con i Nirvana" e "A Roma con Alberto Sordi", a cui si è aggiunto di recente "A Bologna con Andrea Pazienza" di Gianluca Morozzi, scrittore bolognese che, pur essendosi cimentato nel corso della sua carriera prevalentemente con i romanzi, ha realizzato anche dei fumetti con autori del calibro di Squaz, Giuseppe Camuncoli e Michele Petrucci.
Bolognese e conoscitore dei fumetti in generale e di Pazienza in particolare, Morozzi non si è tirato indietro quando l'editore gli ha proposto questo libro sulla Bologna di Andrea Pazienza. Pur accettando di creare un testo per una collana di guide, l'autore ha scelto però di scrivere il suo testo in forma narrativa, discostandosi così dagli altri libri della collana.
"A Bologna con Andrea Pazienza", con la sua duplice anima di guida di Bologna e di opera di finzione, è una storia in cui Morozzi narra in prima persona una vicenda di cui è protagonista. Il giorno della nascita di Andrea Pazienza, l'autore accompagna una comitiva di una trentina di persone a visitare alcuni luoghi di Bologna immortalati nei fumetti del celebre fumettista e nel film "Paz!". E' il punto di partenza di una storia d'amore con una ragazza della comitiva, che si sviluppa nel corso del libro.
Dal punto di vista della guida alla Bologna di Pazienza, il libro offre una girandola di informazioni e aneddoti interessanti, mostrando come i fumetti dell'autore pugliese fossero radicati nel tessuto urbano bolognese.
Per quanto riguarda il lato romanzesco, il libro ha pro e contro. E' sicuramente valido l'intreccio, e Morozzi è un ottimo affabulatore. Quello che manca, a mio parere, è un'adeguata fusione fra i passi informativi su Bologna e l'intreccio romanzesco vero e proprio. In alcune occasioni le informazioni da guida turistica sono inserite a forza, e in altre Morozzi si fa prendere troppo la mano dalla sua "bolognesità". Sembra cioè di sbirciare l'autore dietro le parole del libro che pensa "Adesso vi faccio vedere io quanto sono bolognese, quanto ne so di Bologna". Non aiuta in questo la narrazione in prima persona, con l'autore che è contemporaneamente cicerone e personaggio principale del racconto, e che per tutto il libro cerca troppo di fare bella figura nella sua versione fittizia.
"A Bologna con Andrea Pazienza", pur non essendo una ciambella uscita perfettamente con il buco, è una lettura valida per chi è interessato al legame fra Pazienza e Bologna e ha voglia di leggere una storia che comunque è coinvolgente e divertente.

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