Sylvie Rancourt - Melody
Melody n. 1-10
Testi: Sylvie Rancourt
Disegni: Jacques Boivin (n. 1-4, 9-10) e Gabriel Morrissette (n. 3, 5-8)
Kitchen Sink Press, 1988-1995
Nella serie a fumetti "Melody", pubblicata negli Stati Uniti in modo saltuario (dieci numeri nell'arco di otto anni, dal 1988 al 1995) dalla Kitchen Sink Press, Sylvie Rancourt ha raccontato un periodo strano e movimentato della sua vita, quando era una giovane senza futuro e viveva in un'area rurale del Quebec, da cui se ne andò per trasferirsi a Montreal e diventare una spogliarellista nei nightclub.
Già in precedenza la Rancourt aveva narrato la sua vita in pubblicazioni autobiografiche in lingua francese, occupandosi sia dei testi sia dei disegni. Ne erano nate sette storie in bianco e nero, vendute inizialmente nei locali di spogliarello e poi nelle edicole di Montreal, pubblicate originariamente nel 1985-1986 e tradotte in inglese solo nel 2015 nel volume "Melody: Story of a Nude Dancer" (da Drawn & Quarterly, con prefazione di Chris Ware).
Quando la Kitchen Sink Press propose a Sylvie Rancourt di realizzare i suoi fumetti in lingua inglese per il mercato americano, chiese all'autrice di curare solo i testi della serie, perché temeva che il suo stile di disegno non sarebbe stato accolto con favore dal pubblico. La Rancourt decise così di coinvolgere un suo connazionale, Jacques Boivin, che in precedenza aveva già collaborato con lei realizzando due copertine a colori per la serie autoprodotta del 1985. Dopo i primi a firma di Boivin, alcuni numeri della collana della Kitchen Sink furono disegnati da Gabriel Morrissette, con una grande continuità stilistica dovuta alla somiglianza del tratto dei due autori e al fatto che Morrissette era inchiostrato da Boivin.
Il titolo della serie riprende il nome d'arte usato da Sylvie Rancourt quando lavorava come spogliarellista, professione che iniziò a svolgere all'inizio degli anni Ottanta e che ancora praticava quando realizzò la serie autopubblicata in lingua francese. Nonostante quel titolo, la serie della Kitchen Sink è ambientata prima che la Rancourt diventasse una spogliarellista, lavoro che decide di svolgere nel decimo e ultimo numero. La serie avrebbe dovuto proseguire, visto che nell'ultima tavola del n. 10 viene anticipato il titolo del numero successivo. Sarebbe stato lì che Melody avrebbe fatto il provino come spogliarellista e poi sarebbe stata assunta, ma l'undicesimo numero non è mai uscito. Comunque sia, "Melody" è il nome che l'autrice dà a se stessa nei dieci numeri della serie.
Nei dieci albi la protagonista e suo marito, che lei ha sposato a 18 anni per ricevere in regalo dei soldi dalla nonna, organizza di frequente delle orge con gli amici, ruba nei supermercati e nei negozi di vestiti, viene arrestata per taccheggio, ha un ménage à troi con il marito e un amante, viene coinvolta dal marito in un furto con scasso a casa di un loro parente, e così via. Il marito non fa niente dalla mattina alla sera e spende in alcol e spogliarelliste tutti i soldi dell'assegno sociale che riceve mensilmente.
Il giudizio morale sulle attività della protagonista ha poco interesse. Immagino che qualcuno non abbia nulla da ridire su tutte quelle attività, qualcun altro le disprezzi tutte, e altri ancora ne approvino alcune e ne condannino altre. L'opinione che si può avere non ha a che fare con il giudizio sul fumetto e può essere lasciata da parte, anche perché si può provare interesse per le vicende di persone di cui non si condivide lo stile di vita, e si può scoprire che hanno dei punti di vista interessanti da esprimere.
C'è invece un aspetto dei protagonisti (e anche di vari personaggi di contorno) che ha attirato la mia attenzione: sono sciocchi (più precisamente: Melody è spaventosamente ingenua e suo marito è un totale imbecille). Pensano, dicono e fanno in continuazione cose sciocche. Questa caratteristica dei personaggi dà al fumetto uno strano tocco naif che lo fa assomigliare a certi fumetti assurdi della Edifumetto o ai vecchi film per adulti, quelli dell'epoca in cui le pellicole di questo genere avevano una trama. Non sto dicendo che "Melody" è proprio così, ma per certi aspetti, in piccola parte, gli assomiglia. Questo tocco naif va visto come un aspetto positivo di "Melody", ed è la sua caratteristica principale e distintiva, che trova conferma e sostegno a livello grafico nei disegni di Boivin e Morrissette (i disegni della Rancourt erano ancora più naif, ma anche quelli dei suoi colleghi sono perfettamente funzionali).
Ognuno dei dieci albi in formato comic book ha un totale di 32 pagine e contiene un fumetto di 24 tavole. Ogni numero (tranne il 7 e l'8) ha anche del materiale aggiuntivo molto interessante. In alcuni numeri ci sono fumetti di sei o sette pagine in cui Boivin e Morrissette hanno adattato a fumetti delle lettere inviate alla Rancourt dagli ammiratori. Altri numeri contengono delle gallerie di illustrazioni (allo "Stripclub Portfolio" del n. 5 hanno partecipato tra gli altri Dave Stevens e Mark Schultz). Invece il n. 4 ha un fumetto aggiuntivo di sei tavole di Sylvie Rancourt e Gabriel Morrissette collegato al fumetto principale. Vanno poi segnalati un articolo introduttivo sulla Rancourt, la sua vita e la sua esperienza come fumettista nel primo numero (con riproduzione in piccolo di tre copertine del fumetto autopubblicato nel 1985), una galleria di vignette del fumetto del 1985 nel secondo numero, una galleria di vecchie fotografie della Rancourt nei numeri 3 e 5, e la riproduzione della copertina e di due tavole del primo albo del 1985 nel decimo numero.
A Melody fu dedicato un vero locale di spogliarello, il Club Melody, attivo a Montreal dal 1990 al 1992. Sul numero 6 fu pubblicata una pubblicità di questo locale, disegnata probabilmente da Boivin, e sulla quarta di copertina del n. 9 una fotografia delle insegne, su cui campeggiavano due immagini della protagonista del fumetto.
Negli anni Novanta Sylvie Rancourt aprì l'Hotel Melody ad Abitibi, nel Quebec. A questa sua attività è dedicata la quarta di copertina del decimo numero della serie (con fotografia della fumettista, insegna disegnata e descrizione dell'hotel).
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