Pénélope Bagieu - Un amore di cadavere (Cadavre exquis)

 


Cadavre exquis
Pénélope Bagieu
Gallimard, 2010

Pubblicato in Italia da Rizzoli Lizard con il titolo "Un amore di cadavere".

Il libro a fumetti "Un amore di cadavere" scritto e disegnato da Pénélope Bagieu ruota attorno a Zoe, una parigina poco più che ventenne che si trascina nella vita senza obiettivi e ambizioni, e con la zavorra di un fidanzato menefreghista, fannullone e possessivo.
La vita della protagonista cambia drasticamente quando fa la conoscenza di uno strano scrittore di mezza età, Thomas Rocher, che vive da recluso in una bellissima palazzina signorile di Parigi. Poco alla volta, con diffidenza reciproca, i due si avvicinano fino a diventare fidanzati e conviventi. Da quel momento in poi Zoe farà delle scoperte davvero strane e misteriose...
Il fumetto, che ha il tono della commedia, è divertente e piacevole, grazie alla capacità dell'autrice di delineare i suoi personaggi - dote dimostrata anche in Joséphine - e le situazioni in cui li fa muovere, tutte studiate a puntino.
Va notato che tanto i personaggi quanto le situazioni in cui si muovono sono piuttosto sopra le righe e fuori dall'ordinario. Di per sé Zoe è una ragazza comune che non sa come affrontare la vita - il che non la rende eccezionale. In quanto protagonista del fumetto, invece, ha una caratterizzazione inaspettata, visto che si rivela una mantenuta (pronta a mollare il lavoro appena scorge la possibilità di non fare niente dalla mattina alla sera a spese dello scrittore), oltre che ladra e approfittatrice. Il personaggio davvero strano è Thomas, che ha uno stile di vita del tutto inusuale e un modo di condurre la sua esistenza non comune a molti, anzi, non comune a nessuno.
I personaggi e le situazioni in cui si infilano a causa delle loro scelte di vita sono talmente strani e assurdi che la trama del fumetto sembra scricchiolare sotto il peso dei loro comportamenti e delle conseguenze delle loro condotte. Mi sono ritrovato più volte a ragionare su questi elementi, pensando se il soggetto fosse plausibile o se invece ci fossero buchi nella sceneggiatura. Dopo averci pensato a lungo, durante e dopo la lettura, sono giunto alla conclusione che gli accadimenti del fumetto vadano accettati per come sono presentati.
Ho fatto questa puntualizzazione perché nel caso di questo fumetto il giudizio personale sulla coerenza interna della storia può essere un serio ostacolo al suo apprezzamento. Ci sono opere effettivamente difettose a causa della mancanza di coerenza interna, ma non è questo il caso, perché a mio parere quello narrato dall'autrice è a tutti gli effetti un modo plausibile di sviluppare la trama a partire da premesse davvero fuori dall'ordinario.
Senza fermarsi a chiedersi come potrebbe essere questa storia nella nostra visione personale e ideale, è meglio fermarsi a come è: divertente, sorprendente, vivace, strabiliante...

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